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08.04.2020

Bontoc è una città chiusa

Arrivano notizie dalle Filippine, dove anche la nostra cooperante Sara Imperatori è a casa ormai da due settimane. Nella Mountain Province, dove abita Sara, al momento non ci sono casi di Covid, mentre a livello nazionale si sono superati i 3'000 contagi, concentrati in zona Manila.

Da due settimane Bontoc è una città chiusa: nessuno esce e nessuno entra. Una volta spiegate le motivazioni del “lockdown”, la popolazione locale ha reagito in modo compatto: per il bene della collettività si è disposti a rispettare le restrizioni. Anzi, comincia a mostrarsi la solidarietà locale: “Abbiamo notato che alcune municipalità con sovraproduzione di verdura e riso cominciano a donarle alle zone più sprovviste. Soprattutto ai villaggi rurali che in questo momento, con il clima secco, non riescono a produrre”, racconta la cooperante di Comundo Sara Imperatori, sul posto da oltre due anni a sostegno del Vicariato apostolico di Bontoc-Lagawe.

Le indicazioni sono chiare: restare a casa.

Dal punto di vista professionale c’è poco da fare, spiega Sara: “È impensabile fare formazione di giovani volontari senza potersi aggregare. L’organizzazione partner sta facendo il possibile per monitorare la situazione e capire quali gruppi di persone potrebbe aiutare e in che modo. Le linee guida del governo però sono chiare: bisogna restare a casa”. Le ultime notizie segnalano che il capo del governo Rodrigo Duterte sta pensando di estendere la quarantena per altre due settimane, cioè fino a fine aprile.

Sara conclude con un augurio: "Spero che stiate tutti bene e mi auguro che questa situazione porterà a dei miglioramenti globali del mondo in cui facciamo andare avanti la nostra società”. 

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