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17.11.2020

L'interscambio: un approccio sostenibile

Per i 50 anni di Inter-Agire, associazione pilastro di Comundo, vi proponiamo un numero speciale della rivista CARTABIANCA interamente dedicato ai cooperanti ticinesi che ci spiegano, sulla base della loro esperienza, come funziona la cooperazione allo sviluppo attraverso l’interscambio di persone attuata da Comundo. 

Scambio di competenze, un approccio sostenibile

Cosa significa partire come cooperante? Quali sono i requisiti? Quali competenze bisogna avere? Quali sono le principali sfide da affrontare? Perché è un approccio sostenibile?

Per rispondere a queste domande abbiamo deciso di lasciare la parola ad alcuni tra i 160 cooperanti che in questi 50 anni di attività sono partiti dalla Svizzera italiana e che hanno contribuito alla storia di Inter-Agire. Oggi Inter-Agire opera sotto il cappello di Comundo, ma le persone che la animano continuano ad avere qualcosa di fondamentale in comune: la voglia di costruire un mondo più giusto, mettendo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze. 

Ecco quindi che in un viaggio simbolicamente suddiviso in cinque tappe affrontiamo temi come la partenza (prepararsi e informarsi), l’arrivo sul posto (ambientarsi e comprendere la situazione), l’interscambio vero e proprio (costruire relazioni di fiducia), la fine dell’interscambio (garantire la sostenibilità) e la vita una volta conclusa l’esperienza (continuare a cambiare il mondo).

In questo numero lanciamo anche la campagna “Quanto lontano ti spingeresti?” per permettere agli interessati di scoprire che tipo di viaggiatore sono: ti piace farti coccolare o preferisci l’ignoto e l’avventura? Scegli più volentieri di restare in secondo piano o di prendere l’iniziativa? Chi partecipa può scoprire i propri limiti e capire eventualmente come impegnarsi con Comundo per un mondo più giusto. 

Numero speciale di CARTABIANCA "L'interscambio, un approccio sostenibile"

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Serve un’attitudine aperta e costruttiva

Curiosità ed entusiasmo sono importanti per diventare cooperanti, ma non bastano: servono competenze professionali specifiche, così come un’adeguata preparazione. Ce ne parla Corinne Sala, responsabile della selezione e della formazione.

Quali competenze servono?  

La cosa più importante è sicuramente l’atteggiamento con cui si affronta l’esperienza: ci vogliono capacità di lavorare in gruppo, voglia di condividere le proprie competenze, flessibilità, spirito di adattamento, capacità di mettersi in gioco, disponibilità a coinvolgersi in prima persona e a sensibilizzare il proprio entourage. In generale serve un’attitudine aperta e costruttiva, a favore del progetto locale. È importante poi avere delle solide motivazioni: si parte solo se si è convinti, certamente non per scappare da eventuali problemi che si hanno qui! Leggi l’intervista completa a Corinne Sala nell’attuale numero di CARTABIANCA.

Arricchimento professionale e umano

Ai cooperanti di Comundo abbiamo chiesto perché hanno deciso di lasciare la Svizzera, un contesto comodo e sicuro, per spingersi così lontano dalla propria zona di comfort? Ecco la risposta dell’educatrice Marilena Bubba, a Cochabamba in Bolivia da oltre un anno e mezzo:

“Mi sono spinta così lontano perché avevo voglia di scoprire il mondo, nuove culture e tradizioni attraverso il mio lavoro. Ho deciso di partire perché avevo voglia di conoscere e mettermi alla prova. E così è stato. Da una parte insegni, ma soprattutto apprendi. Se fosse per me, consiglierei a tutti un’esperienza di interscambio di persone, per una crescita professionale e personale”.

 

L’economista Marco Ventriglia, che si trova nel nord del Nicaragua da oltre un anno, ha voluto realizzare un bisogno che sentiva già durante gli studi: “Fin dai tempi dell’università ho sempre desiderato viaggiare e scoprire il mondo, non attraverso gli occhi del turista, bensì come qualcuno che vuole mettere radici nel posto, che vuole vivere al 100% la cultura, le tradizioni, la lingua e le relazioni sociali". Scopri di più nel video qui sotto.